Per iniziare, ecco il report della vacanza distruttiva a firenze
27 Dicembre: sveglia alle 6 del mattino per viaggio a firenze. Dopo aver trovato l’allegra combricola in stazione e aver salutato con urla veementi le 25 ceres che dovevano aiutarci a far passare il viaggio, partiamo per milano. Il viaggio si tramuterà in un incubo per la gente sul treno che stava andando tranquillamente al lavoro alle sei e mezza del mattino
Scongiurando qualsiasi tipo di ritardo del treno, arriviamo in perfetto orario a Cadorna, con la voglia di stringere per una buona volta la mano al macchinista che ha fatto il suo lavoro.
Andiamo direttamente in centrale, binario 12, treno per Firenze. Occupiamo i nostri posti e continuiamo nella nostra folle corsa verso l’insanità mentale.
Partiamo con 30 minuti di ritardo.
A fidenza si faticava a ragionare.
Arriviamo a firenze con 5 minuti di ritardo, andiamo in appartamento, ci sistemiamo.
Dopo cena doveva iniziare la gara per assegnare il buono della piscina, ma il tutto e’ naufragato per insufficienza di partecipanti. Anche perche’ eravamo gia’ partiti del tutto (io personalmente ho smesso di esistere intorno alle 2 di notte, dopo un incontro di pugilato tra il mio stomaco e quello che avevo mangiato e bevuto).
Ottimo inizio di vacanza!
28 dicembre: il risveglio e’ uno strazio. La giornata e’ siberiana. Scopriamo poi che si e’ scatenata la peggior bufera di neve degli ultimi 20 anni. Ottimo.
Giornata passata interamente a casa al calduccio, ad ascoltare musica e a rimettersi in sesto, perche’ stasera arriva lui, il grande Contado.
Verso sera riceviamo sue notizie, con gente che faceva il viaggio con lui che chiedeva disperatamente della birra, ma il Consiglio Supremo di Appartamento ha rifiutato di portare aiuto alle ragazze. Alla fine andiamo sotto alla neve a prendere pinta, riempiamo il treno di palle di neve, tentando di lavare le 3 dell’Ave Maria, e riportiamo a casa la combricola.
29 dicembre: finalmente non nevica. Andiamo a farci un tour da turisti per firenze. Cupola del duomo scalata con molta fatica, foto di rito, giro per il centro di firenze, lungarno, Santa Croce (chiusa, porca eva). La serata finisce dopo che mi son scolato quasi 2 bocce di pampero con la coca cola, so solo che il giorno dopo c’erano dei buchi nel muro (che dicevano abbia fatto io), che son volato dalle scale e che ho iniziato le nottate in 3 nel letto matrimoniale: un incubo.
30 dicembre: Altro giro per firenze. Oggi però fa un freddo porco, infatti Ale sta a casa (anche perchè ha appena scritto il suo nome nel tabellino dei marcatori) e noi giriamo fino a palazzo pitti, prendendo un freddo porco (che sarà per me fatale nel proseguo della giornata).
Alla sera arrivano altri 2 coinquilini, e ci prepariamo per andare da Zazà a mangiarci una bella fiorentina.
Io personalmente ne mangio metà causa freddo porco preso durante la giornata (non riuscivo a mandarla giù….boh), mentre gli altri iniziano a divorare carne e ad affogare nel chianti.
Risultato: la gente fuori dal ristorante si disperde. Arriviamo a casa a scaglioni e dopo un pò arriva gente come Piccioni che urlando contento: “A CASSAAAA FINALMENTE A CASSAAAA” cade più volte per terra, rischia di rompere mobili e soprammobili, svariona sul divano e poi va a segnare (terzo marcatore della vacanza). Il pubblico applaude in piedi: il miglior Piccioni di sempre.
31 dicembre: San silvestro. Piove, e tanto pure, porca troia. Ci attrezziamo per la cena e iniziamo a preparare aperitivo e cenone. Ci sediamo per terra (dato che il buffet-aperitivo e’ stato organizzato china-stile) e inizia un’interminabile maratona: sono le 19.
Alle 23.30 usciamo e andiamo verso il centro. A mezzanotte assistiamo a scene di guerriglia urbana: gente che piglia bottiglie di spumante e le lancia a caso, lancio di petardi sulla gente, cassonetti rovesciati. Certo che il mondo e’ proprio pieno di teste di cazzo.
Finalmente raggiungiamo piazza della signoria, e tra un’ambulanza assaltata e qualche centinaia di migliaia di cocci di vetro inizia a delinearsi il live-motiv (o come diavolo si scrive) della serata: Ebho con in braccio il fiasco di paglia di vino rosso, io con incollata in mano la boccia di wodka.
Girovaghiamo per firenze (nel frattempo perino segna il definitivo 4-0) e capitiamo agli uffizi.
Li attraversiamo verso il lungarno, cantando “All’alba vincerò”. E’ un TRIPUDIO. Decine di persone che ci seguono e cantano, bottiglie e calici alzati, abbiamo dovuto riprendere 3 volte il coro, per finire senza voce e in un tripudio di applausi. Manco fossimo alla scala. Fantastico.
Tappa doverosa a ponte vecchio, e poi rientro verso casa causa freddo che iniziava a farsi sentire.
Ripassando dagli uffizi sentiamo della musica…ci avviciniamo: c’era un gruppo di ragazzi (ricci e vonci, come li definirebbe una mia amica) che suonavano i bonghi seduti sui gradini dell’ingresso degli uffizi. Mamma mia che delirio. Gente che ballava, odore di droga ovunque, il freddo sparisce e parte un ora e mezzo di … mmmhhh….. groova (massì non so cosa voglia dire ma mi pare ci stia come termine).
Giungiamo in appartamento intorno alle 4, concludendo la serata degnamente e ricevendo ogni tanto qualche segnalazione da Roma.
1 gennaio: risveglio tutto sommato normale (se si puo’ definire normale farsi un bagno nella vasca a mezzogiorno appena sveglio con una ceres di fianco…), e via di concerto di capodanno alla TV. Ovviamente durante la marcia di radesky abbiamo aiutato i musicanti con tutte le armi a nostra disposizione. Pranzo con molta calma, ripolitura dell’appartamento. Alla sera facciamo il conteggio dei morti e la foto finale dei morti
2 gennaio: col timore che il proprietario si accorga che c’e’ un buco nel muro, sistemiamo i conti e salutiamo firenze. Tutto fila liscio fino all’arrivo in stazione: un ora e 20 di ritardo. Inganno l’attesa grazie al banco frigor del bar della stazione (e ai rimasugli “orientali” rimasti).
Saliamo sul treno, che e’ pieno da fare schifo, e facciamo sloggiare 8 persone per avere i nostri posti. Stavo male dal ridere….ero fuso come un capriolo. Abbiamo fatto 3 ore di viaggio piu’ 3 ore di ritardo in cui la gente o ci amava o ci odiava: cabaret puro
Dopo mille vicissitudini (noiose da scrivere) arriviamo finalmente a Busto, dove 3 spavaldi genitori ci portano a casa.
E’ tutto finito.
Bilancio ufficiale della vacanza:
Caduti Parte umana: Io – Ale Terone – Piccioni – Perino
Caduti Parte vetro:
Viaggio andata (da Castano a Fidenza) : 25 ceres
Firenze:
67 moretti da 66cl
60 ceres
1 birra morena da 66cl
2 Heinikein da 66cl
11 Super Tennents
3 Pampero da 70 cl
1 wodka al limone (mia compagna di capodanno)
1 rum matusalem da 70 cl
2 limoncelli
1 corona
1 guinnes
1 fiasco di paglia “Cantine fiesole” (vino – 1.5 litro – compagno di ebho di capodanno)
4 bottiglie di Badianello (vino da 1.5 litri)
9 bottiglie di chianti (vino da 70 cl)
7 primitivi del salento (vino da 70 cl)
13 montepulciano (vino da 70 cl)
1 bottiglia di havana
Viaggio ritorno:
8 becks da mezzo litro
5 ceres
Sono date per disperse alcune unità utilizzate nelle escursioni per firenze, e utilizzate la notte di capodanno. Crediamo che siano morte pure loro.
applausi..
PS: ero io che chiamavo da roma =)
Chi si arrende è un fetente!
nonostante tutto, mai scappare davanti al nemico.ottimo lavoro
è sempre piu emozionante rileggere questo post
E’ a causa di questo post che il blog è nato…non potevo non raccontare al mondo intero questa 7 giorni fiorentina!!!
Certo…che la foto….fa paura
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