18 Febbraio 2006
Sono le 16.15, finalmente arrivano i miei compari per andare a Torino. Facciamo una breve tappa al discunt a prendere “qualcosina” da bere, raccimoliamo una macchina fotografica da Fede e partiamo (ore 17.15 circa). Come al solito il viaggio in autostrada è molto confortevole (la A4 è uno schifo), in ogni modo dopo un’ora circa abbiamo già parcheggiato la macchina a Torino. C’è da dire che durante il viaggio c’era gente in macchina che rideva già da sola…. ma ormai ci siamo abituati.
Riempiamo il mio eastpack di birre, panini, vino. Compriamo un biglietto per i mezzi pubblici, prendiamo la cartina di Torino e prendiamo il tram 4, direzione Centro. Sono le 18.40. Ci pare già che sono le 4 di notte….
Sul tram iniziano le prime discussioni. L’obiettvo era scendere vicino a piazza Castello, ma non sapendo quale fermata era, ci orientavamo sulla cartina, guardando il percorso del tram:
“Allora, il tram dovrebbe fare una curva a sx, poi a dx..ecco..qui….dopo un pò scendiamo e dovremmo essere in zona”
Al che, una signora ci fa: “Ragazzi, ma questo tram non fa nessuna curva…”
Ma come…è scritto qui, su questa fantastica catina che mi ha dato Sturdast, guarda……..ma…… c’è scritto “Prezzo: 5000 lire”…ma è vecchissima ‘sta cosa!!! E’ partito un delirio contro Sturdast mica da ridere Noi tre a dire che ci aveva dato una cartina per farci perdere, la gente sul tram che la difendeva (“Ma no…” “poverina, non è colpa sua”). Alla fine tutto il tram ci da una mano, ci spiega dove scendere, e finalmente abbandoniamo il mezz, contentissimi di aver raggiunto piazza castello.
4 passi a piedi, euforici…e ci troviamo in piazza san carlo. Avevamo come al solito sbagliato TUTTO (pure con l’aiuto della gente del tram). Vabè tanto la medal plaza era vicina, facciamo una tappa ai bagni pubblici (mama CHE SCHIFO) e partiamo a piedi verso gli “aperitivi torinesi a degustazione gratuita” in piazza statuto (cioè dall’altra parte del mondo). E parte il leiv-motif (oh, non mi ricordo mai come si scrive) della serata: CAMMINARE A PIEDI.
Non si sa bene come, ma verso le 8 finalmente giungiamo in piazza statuto. Partiamo alla ricerca degli stand della Coldiretti (per gli aperitivi, e per far conoscere a pinta i suoi colleghi piemontesi…) ma non troviamo nulla. Non c’era mezzo stand. Assaliti dalla delusione, pinuccio decide di deliziarci con 4 o 5 numeri da vero ciucatone, apriamo la seconda bottiglia di vino, e ci dirigiamo verso i Murazzi (ovviamente, a piedi). Dopo un piacevole intermezzo con la sfilata delle bande (in cui ho inneggiato al potere dei sax contralti), un panino al Mac, giungiamo ai Murazzi (dalle foto, ore 23).
Un solo commento: quanta gente. Ma tanta…tanta….tanta….e in mezzo a questa gente ovviamente rischiamo l’aresto (ma questo può capitare).
Ritorniamo verso la macchina (lo zaino era vuoto, dovevamo prendere 4 cose) e tra un inno di mameli e un bagno di folla, giungiamo verso l’una all’auto. Tiriamo un attimo il respiro (in tutti i sensi….), e via, di nuovo verso il centro. Questa volta non sbagliamo fermata del tram e arriviamo diretti in medal plaza. Obiettivo: università di Torino, dove doveva esserci un dj. Ovviamente non sappiamo dove si trova, e chiediamo in giro
“scusate ragazzi, l’uni dov’è?”
“Ma ti interessa sapere le facoltà umanistiche o quelle letterarie?”
“Ma porca troia, sono le 2 di notte, mica devo andare a lezione! Volevo sapere dov’è l’università degli studi”
“aaahhhhh! E’ qui davanti, cerca il palazzo brutto…”
Cavolo. Brutto era brutto. Ma era FULL FULL FULL. Ci ritroviamo in un atrio ENORME in mezzo a una paccata d gente, con della musicaccia a tavoletta. Dopo un’ora di TUNZ TUNZ decidiamo di provare ad andare verso l’Hiroshima. Quindi ritorniamo sempre verso il nostro amato tram.
Ci mettiamo in attesa sulla banchina (ormai saranno state le 3 e mezza, la gente stava andando a casa), e dopo venti minuti arriva un tram impraticabile: appena ha aperto le porte la gente che era su ha rischiato di cadere causa affollamento del mezzo. Peggio della metro 1 alle 8 della mattina, a milano. Insomma…è tardi, i tram sono full, mangiamo qualcosa e andiamo in auto che è meglio. Peccato che tutte le focaccerie-paninoteche ci chiudevano le serrande in faccia praticamente…..troviamo una panetteria che ci fa una pizza ORRENDA, la divoriamo e andiamo a prendere il tram per l’auto (ore 4.34). Arriviamo in macchina ale 5.30.
Un’ora? Che avranno combinato i nostri intrepidi in un ora di tempo?
Dovete sapere che i tram a Torino dovevano andare fino alle 5 della mattina, ma a quanto pare qualcosa non è andato bene, e il tram al ritorno non c’era. Quindi ci siamo fatti non-so-bene-quanti-kilometri a piedi, seguendo le rotaie del tram perchè se no ci perdavamo, alla ricerca della nostra macchina. Giusta conclusione di una serata fatta tutta a piedi.
Giunti in auto tiriamo fuori le nostre copertine, ci mettiamo sui sedili e ci spegniamo fino alle ore 9.30. Non oso immaginare la gente che passava e ci vedeva in auto, privi di sensi.
Al mattino il risveglio è tragico: apro gli occhi e mi trovo su una macchina, con le gambe congelate, un odore improponibile, due cadaveri attorno a me. Ci ho messo un pò a capire dove mi trovavo…..
Piano piano la 206 si anima, facciamo colazione, giriamo per Torino (tappe obbligatorie alla Torcia olimpica e al Filadelfia per fare 4 foto da far vedere allo juventino Piccioni), partiamo alla volta di Castano, proprio quando inizia a piovere. Finalmente entro in casa, alle 14.30.
Che week end, mamma mia! Le foto e i filmati fatti nn rendono molto l’idea dello spirito olimpico che c’era in giro. Faccio solo presente una cosa: alle 2 di notte vendevano già l’edizione de La Stampa di domenica, con scritto in prima pagina:
“NOTTE BIANCA: grande successo. Sabato si replica”.
Era appena iniziata, e stavano già programmando quella della settimana successiva….
Nella foto: noi altri con sullo sfondo lo stadio olimpico e la fiamma olimpica
Leit motiv
Meno male che doveva essere breve, il resoconto =P
Torino domina e regna.W la gnocca olimpica