Montagna

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Parto verso le 10 e mi accorgo, appena entro in autostrada, che è davvero Agosto. Viaggio benissimo, non c’è in giro nessuno. Solo io, la mia micra, il mio fido lettore CD che mi manda nelle casse i 99 Posse – Rootical foundation – Subsonica – Pink Floyd – etc etc.

Tutto troppo bello per esser vero. Ad Ivrea infatti parte una bella sessione di campeggio autostradale causa incidente. Fermi tutti quanti, motori spenti, mi son mangiato un trancio di pizza preso castano (quanto sono previdente…), chi si fuma la paglia, chi fa pisciare il cane. Il tutto per un telonato andato a fuoco 2 metri prima di una galleria (sia ringraziato il cielo che non è bruciato dentro, se no era la fine…).

Dopo 2 ore e mezza di viaggio parcheggio la macchina (con It’s a pity che viaggiava nell’autoradio). Spengo e scendo. Solo grilli attorno a me. E’ stato come spegnere il cervello e buttarsi nel nulla. Dopo 2 ore e passa di caldo e macchina, ti ritrovi con l’aria fresca di montagna, il silenzio. E’ stato un cambiamento quasi troppo radicale. E io che ero indeciso se salire o starmene a casa…

Mercoledì mi sono fatto Promiod – Chamois a piedi, quasi 5 ore tra andata e ritorno, indossando le mie fide All Stars…ho i piedi che mi fanno ancora male! Quando mai… Però ho scoperto questo piccolo angolo d’Italia, questo paesino (Chamois appunto) raggiungibile solo a piedi o in funivia. Non ci sono macchine, non ci sono tubi di scappamento. Solo prati, case in legno, delle seggiovie per sciare, una chiesetta, e le mucche. E non è un agglomerato disordinato di cascine, è un vero e proprio paese (c’è il bazar, la chiesa, il comune, la biblioteca, le scuole, c’è tutto). Ho trovato dove passare la mia vecchiaia. E’ davvero un gran bel posto.

Giovedì sera invece mi sono messo fuori sulle sedie, a vedere qualche stella cadente, in mezzo al vento e al freddo :13 gradi son pur sempre 13 gradi. Io, la mia birretta e le stelle. Peccato che hanno disertato tutte quante. A parte qualche aereo, le nuvole verso Torgnon che erano arancioni (causa incendio nel versante della Valpelline), non ho visto NULLA. Pure le stelle cadenti han deciso di evitarmi. Non è che avessi poi chissà quali desideri da esprimere (anche perchè ci credo ben poco a queste cose), però almeno 2 o 3 stelline … no. Il nulla. Pazienza, proverò stasera a guardar qualcosa dalla pianura, ma certo che in montagna le cose erano diverse.

Per il resto, a parte far finta di lavorare al progetto (sempre il solito stramaledetto progetto. Porca miseria quanto lo odio), sistemare il pc con cose nuove sbarluccicose (XGL mon amour…che bello), non ho fatto altro che dormicchiare, leggere qualche libro, ascoltare musica, vedere film (pensavo di aver portato Saw – L’enigmista, per poterlo finalmente vedere…ma mi son sbagliato, porca miseria! Mi son buttato su Gli Intoccabili e su The Jacket), e buttarmi sul cibo (sarà l’aria di montagna, mi pareva di esser perennemente in chimica). Purtroppo è durato troppo poco.

Oggi ho riempito di nuovo il borsone dei miei 4 stracci, ho ripreso la micra, ho salutato i grilli e con Sonica dei MK nell’autoradio (e negli occhi i Volumi all’Idrogeno di aprile) mi sono buttato verso il fondovalle. Quella strada l’ho fatta 5 o 6 volte, e ogni volta miglioro il tempo di percorrenza: va a finire che un giorno stecco un tornante e finisco dritto dritto nel burrone a fondovalle. Però è una strada troppo bella per farla con calma.

Da domani si inizia a lavorare, ore 10.30 a rapporto. E non credo di riuscire ad andare al mare in liguria da Gabrio. Fa niente. Per ora mi bastano questi giorni montanari.

“Quanto tempo abbiamo?!?” – The Jacket.