Pensavo peggio. Nel senso…
Al mattino inizio alle 11 e finisco alle 15. Se arrivo da un venerdì sera di quelli giusti potrei tranquillamente stare male appena mi abbasso a prendere una cassetta, ma fa niente. Almeno dormo un pò. Peccato che al mattino ti tocca lavorare nei corridoi dietro, condivisi con la macelleria, la pescheria (che odore di pesce…) e soprattutto con la panetteria. Farsi al mattino 4 ore con nel naso l’odore di pane è devastante. Però basta non pensarci. Si corre un pò al mattino, perchè si devono caricare gli scaffali per le orde di casalinghe che vogliono mangiare frutta e verdura. Certo, quando poi venivano da me e mi chiedevano : “Scusa, dove sono i mirtilli?” mi veniva quasi da ridere… “Guardi, è il primo giorno che lavoro, chieda al mio collega che le conviene, che sono ignorante al massimo”.
Al pomeriggio inizio alle 17.15 e finisco con la chiusura delle 21. In pratica non si fa quasi nulla, si controlla solo che non finisca la roba, e poi poco prima della chiusura partono le corse PAZZE per ritirar tutta la roba nella cella frigor e andarsene a casa il più presto possibile (in teoria alle 21.15, oggi alle 21.30 abbondanti).
Peccato che oggi c’era in giro il capo reparto e soprattutto quel b***** del capo area che mi puntavano manco avessi l’aids. Che bello sentirsi osservato ogni secondo. Ma vabè ci può stare.
Devo imparare tutte le varietà di mele e pere (ce ne sono TROPPE e TUTTE uguali). Devo imparare a non far volar la frutta in terra (tanto se nessuno si accorgeva, le rimettevo nelle cassette….). Devo imparare a girare con la Bicicletta (sarebbe quella roba per muovere le cassette) e con il muletto (per muovere i bancali) senza attentare alle caviglie delle vecchie. Devo imparare a rispondere alle domande che la gente mi fa (tra mirtilli aglio e funghi non so quante volte mi hanno rotto le balle). Ma per un giorno a settimana si può anche fare.
Poi i colleghi ci stanno dentro, sono abbastanza sgamati, sociali (anche il capo reparto dai, ogni tanto mi correggeva nelle cagate che facevo, ma ci può stare, al primo giorno).
L’importante oggi era non fare cagate (tipo rovesciare 10 cassette di pesche o robe simili). E me la sono cavata.
Lunedì non lavoro, quindi parto per il mare e raggiungo gabrio. E sabato prox si ricomincia.
Però adesso sono stravolto, ho la schiena a pezzi, per non parlar dei piedi…maledette scarpe anti-infortunistiche. Sono rigide e dure come l’acciaio. Non vedo l’ora di infilarmi nel letto e dormire 12 ore filate (almeno aspetto che la pizza appena mangiata raggiunga lo stomaco). Quindi mi sparo ancora un pò di Bob Marley, giochicchio a WarRock e buonanotte mondo. Sabato sera riposante.