Che mal di orecchie.
Pensavo di vedere sul palco una reunion di 50enni imbolsiti con la pancia e i capelli bianchi.
Pelù ha ancora un fisico allucinante. Non un filo di grasso. Ghigo con la chitarra fa ancora quel che gli pare.
Hanno suonato tutti i loro vecchi successi, prelidigendo le vecchie canzoni. Hanno suonato 2 ore buone senza interruzioni, con una carica incredibile. Volume a tavoletta, e taaaaaanto sano rock.
Che mal di orecchie.
Eravamo circondati da ogni tipo di personaggi. Dal signore camicia-pullover di cotone accompagnato dal figlio capello lungo-canotta blind guardian-pantaloni verdi-neri a righe. Durante certe canzoni (“Sparami” – “Lo spettacolo”) si scatenava ovviamente l’inferno. Su “Sparami” ho ringraziato il cielo di esser accompagnato da mio fratello. Se fosse stato un concerto normale, con la classica preparazione fisica (…), credo che sarei partito gomiti alti correndo verso il palco procurando e procurandomi una serie infinita di lividi. Ma mi son trattenuto…ormai son vecchio
Che mal di orecchie.
Bravi bravi bravi. Era ora che tornassero insieme, ricordandosi dell’epoca che fu (cit.). Forse è il mio primo vero concerto rock propriamente detto. Ed è stato davvero una figata.
Il prossimo che mi dice che i bambini di Scotti o gli pseudo-cantanti dopati dai discografici che dominano in tv sono BRAVI a fare musica, lo mando a cagare.
E poi…dopo un concerto del genere….trascinarsi verso l’uscita e vedere in zona mixer la belllisssiiima presenza di Madaski che intrattiene il pubblico….non ha prezzo.
Ah…che mal di orecchie!
Grazie fratellone per il regalo