Imbarazzo pubblico (fu “cosa pubblica”)

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From repubblica.it

ROMA – Un partito appena nato. Formato da tre persone con tre distinte posizioni. Di responsabilità se ne vede poca, nonostante il nome. Di divisioni abbastanza. Eccolo il Movimento di responsabilità nazionale, ultimo nato nel variegato panorama politico. Ne fanno parte tre deputati con alle spalle storie diverse: Domenico Scilipoti 1(ex Idv), Massimo Calearo (imprenditore portato nel Pd da Walter Veltroni con l’idea di aprire un canale di dialogo con i ceti produttivi del Nord Est) e Bruno Cesario (ex Margherita, ex Pd, ex Api)

Da dove diavolo saltano fuori questi tre cretini? Perchè basta esser definiti esser umani per sentirsi liberi di far quello che gli pare senza che nessuno si preoccupi che, forse, hanno rotto le palle?

MA SI RENDONO CONTO?!? Ma soprattutto PERCHE’ NESSUNO CI SOLLEVA DALLA LORO INUTILE PRESENZA?

Per evitare qualsiasi commento sullo schifo chiamato “compravendita del voto” che a casa mia invece si chiama CORRUZIONE. Roba da arrestare tutti quanti e buttar via le chiavi. E’ inconcepibile che nessuno faccia nulla davanti a quello che sta succedendo da agosto ad oggi!

Rimpiango la mancanza, nella costituzione, di un articolo che reciti pressapoco:

“Nel caso in cui il popolo italiano si renda conto di aver eletto un branco di imbecilli, il popolo stesso ha il diritto di recarsi in parlamento con forconi e torce e rimuovere tutti quanti dal loro posto. I rimossi perderanno ogni tipo di privilegio, stipendio, e vitalizio tornando a fare il loro vecchio lavoro. Oppure (come nella maggior parte dei casi) potranno finalmente andare in carcere”

E’ possibile proporre un referendum costituzionale per introdurlo?

Spero che vadano all’inferno, a spegnere le fiamme col culo! (cit.)

Se il 14 non cambia nulla, chiedo asilo politico in Svizzera. O stupro una svedese senza preservativo, almeno finisco in carcere e faccio compagnia ad Assange, lontano dallo sterco che ormai ci governa.