A poco più di una settimana dal “pellegrinaggio” in Corsica vorrei fare un pò il punto sui 17 giorni e un pò passati in corsica.
La Corsica
- Bella, non c’è niente da dire. Il sud vicino a Bonifacio è molto ventoso, e ne è la prova la concentrazione di wind-surfisti e kite-surfisti. Due volte siam dovuti scappare dalla spiaggia causa vento, ripiegando verso l’interno e facendo delle gitarelle (a Sartene, la città più corsa tra tutte le città corse….e a visitare delle montagne sopra Porto Vecchio). Un giorno invece siamo rimasti, stoici, in spiaggia, a farci maltrattare dal vento e dalla sabbia. Ma il mare e l’ambiente selvaggio non ha prezzo. E Bonifacio è davvero una bellissima città, a strapiombo sul mare con, a una decina di kilometri, la Sardegna che le fa da contraltare.

- Il centro, o meglio la gita a Corte, è sicuramente meno turistico e più….corso. Corte ha un’atmosfera particolare, sembra una bolla isolata dal trambusto turistico della costa

- Il nord invece è sicuramente più caotico del resto. A parte l’attraversamento in auto di Ill Rousse (che ha la viabilità cittadina composta da UN solo incrocio in cui ognuno fa quel che gli pare, a prescindere dalle precedenze) si nota comunque che i paesi hanno più afflusso turistico e più strutture. Tornare alla spiaggia degli Ostriconi dopo la mia ultima volta nel 1994 mi ha fatto però capire che quasi nulla è cambiato in 17 anni. Era esattamente come me la ricordavo, così come tutti gli altri posti che avevo visto in quell’estate con i miei genitori, a 12 anni. Spiagge di sabbia, mare cristallino, poco vento, grazie a dio, e montagne circondate di nuvole alle proprie spalle. Fantastico.

I Corsi
- Odiano i Francesi, e quindi un punto a favore. Parlano bene l’italiano e sono disponibili e cordiali. Altro punto a favore. Producono delle birre ottime (la Pietra, la Serena e la Colomba). Altro punto a favore. Hanno della musica ADORABILE (cd di musica in dialetto corso comprato al benzinaio) e il loro dialetto è praticamente dialetto Sardo. Un punto a favore.
- Forse trascurano un pò troppo la loro terra. Rispetto alla Croazia dell’anno scorso, ho notato più auto abbandonate e ridotte a rottami, case semi distrutte, incuria, sporcizia. Un punto a sfavore. Odiano non solo i francesi, ma anche i neri, gli arabi, e praticamente chiunque non sia corso (e lo si nota, vedendo le scritte fatte sui muri con le bombolette). Un punto a sfavore. Leggendo la loro storia si nota come siano stati conquistati e dominati da chiunque, genovesi e francesi in primis. E questo mi fa pensare che forse, sotto sotto…odieranno i francesi…ma alla fine se le vanno anche a cercare….
I Francesi
- Che siano dei cretini ormai è risaputo in tutto il mondo. Ma il francese al volante non solo è un cretino, ma è anche un pericolo pubblico. Se trovano una strettoia lungo il loro viaggio si comportano in due differenti modi:
- Io, francese, mi fermo in mezzo alla strada e, preso dal panico, non faccio nulla, aspettando che la persona che ho di fronte, con targa italiana, faccia qualcosa. Potrei fare 2 metri di retro e farmi da parte, ma non voglio farlo. Allora la persona che ho di fronte inizia a insultarmi in una lingua a me sconosciuta, rosso in volto. Dopo che ha fatto 47 manovre per farmi passare e avermi gentilmente mandato a fare in culo, mi muovo e lo ringrazio sorridendo.
- Io, francese, rimango in mezzo alla strada e senza toccare il freno passo la strettoia a 60 km/h. Nulla mi importa se la macchina italiana che ho di fronte deve finire con 2 ruote a un passo dal precipizio per farmi passare.
- Il francese medio NON SA PARCHEGGIARE. Al supermercato deve fare gara a occupare ALMENO due posteggi. E se non ci riesce, cerca almeno di rigarti la fiancata della TUA AUTO ITALIANA. Grazie a dio i segni che ti lascia sono leggeri e vanno via, altrimenti avrei raso al suolo tutto il parcheggio del supermarket
- Il francese medio, se vede davanti a se un’auto ferma a bordo strada, con la freccia e una persona che fa delle foto al suo fianco, si ferma pure lui. Attende, non si capisce bene cosa, fissando l’auto davanti a se ferma a bordo strada, con la freccia e una persona che fa delle foto al suo fianco. Dopo una quindicina di secondi, innervosito, suona il clacson, ti dice qualcosa di indefinito nella sua lingua primitiva e ti sorpassa. E non lo fa una sola persona, lo fa chiunque ti trovi fermo a bordo strada, con la freccia e una persona che fa delle foto al suo fianco.
Direi di aver messo tutto, più o meno. E sono stato fin troppo pacato….