Archivio dell'autore: sarbyn

Parodiamo

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Questi video han già fatto il giro della Rete, ma mi sembra doveroso riproporli anche qui, per i pochi che se li sono persi

Il solo fatto che domani sera potrò gustarmeli live @ milano al Conservatorio non può che rendermi orgoglioso!

La grande G al gabbio

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Ha fatto scalpore ieri la notizia che Google è finita nei casini per un video uploadato su youtube da un branco di ragazzini cerebrolesi, che volevano vantarsi con tutto il mondo di aver preso in giro e umiliato un loro coetaneo con problemi fisici.

Quando tutto il mondo, la Clinton in primis, elogia la libertà di internet e l’importanza di garantire l’accesso  a questo strumento democratico, tre dirigenti della grande G sono stati condannati a X mesi di carcere da un PM milanese.

Manco fossimo in Cina.

A prescindere dalla libertà intrinseca che caratterizza la Rete, è RIDICOLO e preoccupante che i tre dirigenti vengano condannati per l’azione di utenti che utilizzano il loro servizio. Allora a questo punto perchè non prendiamo il signor Facebook e lo mettiamo dentro ad ogni gruppo razzista e violento che viene creato dagli utenti del social network più utilizzato al mondo?

Al prossimo incidente stradale in cui una Fiat Duna (che bell’esemplare di automezzo) provoca un morto mi aspetto che il signor LucaCorderoDiMontezemolo venga svegliato da una squadra di carabinieri per esser accompagnato in carcere…..

Relax, missione compiuta

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Missione relax completata. Arrivo da 48 ore ininterrotte di letto e dolce far niente tra le nevi valdostane. Ci voleva proprio.

Peccato per il rientro in pianura stile odissea. Un’ora buona di coda seminata lungo tutto il tragitto. E meno male che l’autostrada mi-to l’hanno appena finita…. e allora perchè mi sono fatto code e code per gli ennesimo lavori in corso????

Va bè chi se ne frega :-) sono stati più importanti i giorni tra i monti che non lo sclero in auto!

Fuori dalle scatole!

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Saluto tutti e me ne vado in montagna per dormire 200 ore. Sono davvero esausto, sono state settimane pesanti e faticose. Ma grazie al cielo ho la possibilità di isolarmi dall’universo e immergermi in 48 ore di dormite epocali, in dolce compagnia.

Vi lascio però con un dono. Una perla musicale che tutto il mondo ci invidia. Una personcina, a modo, che dopo aver chiesto qualcosa come centomilamiliardidieuro di risarcimento allo stato italiano, si presenta cantando un brano che elogia il nostro Paese.

Roba da attenderlo fuori dal teatro Ariston e sommergerlo di oggetti contundenti……

Addio Ikea

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Sì, addio Ikea. Per un pò non voglio più sentirti nominare. Ho finalmente avvitato l’ultima vite e posso dire, con orgoglio, di aver finito di montare tutto quello che dovevo montare.

Manca il mobiletto TV. Ma finchè non prendo la TV è abbastanza inutile…..

Il guardaroba ha qualche problema di “drittezza”, nel senso che le due ante sono LEGGERMENTE sfasate. Ma me ne frego alla grande! Ora devo solo smaltire uno scatolone 140x50x50 circa pieno zeppo di cartoni, ma ci penserò.

Per i cuorisi, nella sezione FotoAlbum, ci sono alcune foto, fatte di corsa, della casa finalmente arredata.

Ora ho bisogno di una vacanza……

Festival 2010

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Tragedia!

Ieri ero troppo impegnato, per così dire, a seguire la tragedia greca che si svolgeva a San Siro e a montare il mio ultimo (per ora) mobile Ikea. Ero troppo impegnato per ricordarmi che iniziava il festival della canzone italiana versione 2010.

Tragedia!

Tragedia perchè mi sono perso la nuova canzone, e il nuovo look, della mia preferita, ovvero di Arisa!

Arisa 2010

Qualcuno ha avuto così poco riguardo per la propria dignità da accendere la tv e “godersi” lo spettacolo su raiuno? Qualcuno mi sa dire com’è la nuova canzone del mio idolo personale?

La luce in fondo al tunnel

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Eccomi seduto davanti alla mia nuova scrivania.

A destra vedo il mio nuovo mobile.

Davanti a me il mio nuovo divano

Dietro di me la mia nuova libreria.

On air stanno andando i pink floyd.

C’è praticamente tutto quanto…vedo la luce in fondo al tunnel….

Ci siamo

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Per la tua mania
Di Vivere in una città
Guarda bene come ci ha
Conciati La metropoli.
Belli come noi Ben pochi sai
Ce n’erano è Dicevano
Quelli vengono dalla campagna.
Ma ridevano si spanciavano
Già  sapevano
Che saremmo ben presto
Anche noi diventati come loro -o.
Tutti grigi come grattacieli
Con la faccia di cera
Con la faccia di ce -e-ra
E la legge di questa atmosfera
Che sfuggire non puoi -o -o
Fino a quando tu vivi in città .
Nuda sulla pianta
Prendevi il sole con me
E cantavano per noi
Sui ramil e allo dole.
Ora invece qui nella città
I motori delle macchine
Già  ci cantano
La marcia funebre.
E le fabbriche
Ci profumano anche l’a-aria
Colorando ci il cielo di nero
Che odora di mor-orte.
Ma il Comune dice che però
La città  è moderna
Non ci devi far ca-aso
Se il cemento ti chiude
Anche il naso
La nevrosi è di mo-oda
Chi non l’ha ripudiato sarà .
Ahi, ah non respiro più
Mi sen-ento
Che soffoco Un po’
Sento il fiato Che va giù
Va giù e non viene su
Vedo solo che qualco-osa
Sta nascendo
Forse è un albero
Sì, è un albero di trenta piani.
Sì, è un albero di trenta piani.