Piccolo angolo letterario. Non scrivo molto di libri perchè, effettivamente, non leggo moltissimo. Però al comply mi sono arrivati, oltre a una bomba-carta piemontese e a una maglietta di cartone, altre due belle cosette di carta. E non potevo esimermi dal segnalarli.
De Andrè Talk – Le interviste e gli articoli della stampa d’epoca
“Un uomo schivo, uno scrittore colto” un amico gioviale dalla dialettica affascinante: quale l’aspetto di De André che ha contribuito alla costruzione della sua immagine? Certamente il talento e la cura per il suo lavoro sono gli elementi che hanno portato il cantautore genovese a diventare quel grande artista che continua a far innamorare di sé intere generazioni. Eppure non basta, a chi vuole svelarne il mistero, conoscere il “personaggio pubblico”. Leggere le sue lunghe conversazioni, quelle a cui si lasciava andare quando non si sentiva sotto i riflettori, aiuta a sciogliere alcuni nodi di una personalità complessa, eppure mai nebulosa. Quando sembrava dimenticare che le sue parole sarebbero state lette dalla comunità di ammiratori che cresceva di anno in anno, De André si trasformava in un gran comunicatore e parlava con piacere dei suoi progetti, del mondo musicale italiano (aspre le critiche contro le manifestazioni canore, prima fra tutte Sanremo), ma anche di argomenti legati alla sua vita personale, come il trasferimento in Sardegna per dedicarsi ali’allevamento e all’agricoltura o il racconto dei difficili giorni del rapimento. Il volume, inoltre, offre la riproduzione anastatica di numerosi articoli ormai introvabili.
Sto iniziando a leggerlo piano piano sul treno. Per ora sono ai primi anni (inizio anni settanta) e devo dire che è davvero interessante. Si scopre piano piano il mondo (a me, giovincello, un pò lontano) in cui viveva e scriveva le sue poesie in musica.
Pink Floyd – The lunatic – Testi commentati
L’autore rilegge una vicenda-cardine per l’epopea del rock e sceglie di raccontarcela seguendo una prospettiva affascinante, ovvero partendo dalle lyrics: il suo commento ci aiuta a riscoprire la dimensione onirica ed eccentrica, l’amore per le nursery rhyme e la letteratura per l’infanzia, la geniale instabilità di Syd Barrett ma anche le folgorazioni paranoiche di Roger Waters, l’esplorazione della possibilità evocative del linguaggio ma anche i condizionamenti e la disillusione postbellica, fino al tranquillo e comfortevole più recente periodo Gilmour.
Questa è la BIBBIA. Album per album sono presenti i testi delle canzoni, con stralci tradotti, e spiegazione di ogni singolo testo. 500 pagine in cui si parte dai periodi colmi di LSD di Barrett e si trascorre tutta la storia del rock.
Due ottimi volumi musicali, da assaporare con calma