PS: colpevolissimo ritardo! Scusate…chiedo venia…mi vergogno di ciò…grazie a Getto per il reminder…ma in ‘sti giorni non ci sto molto con la testa…
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9 luglio 2006 – Un anno dopo
Diciamolo tutti insieme, quattro volte, siamo
CAMPIONI DEL MONDO
CAMPIONI DEL MONDO
CAMPIONI DEL MONDO
CAMPIONI DEL MONDO
Abbracciamoci forte, e vogliamoci tanto bene. Vogliamoci tanto bene. Perchè abbiamo vinto tutti.
Abbiamo vinto tutti stasera.
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Devo ancora decidere se stasera partecipare alla proiezione della partita, perchè martedì mattina alle 9 avrei un esamino da dare (e che cmq non passerò). Però prendere, andare alle 20 in piazza a turbigo e riguardar la partita, e arrivare alle 23.11 con le lacrime agli occhi e senza vedere i rigori sarebbe da fare.
L’unico rimpianto di questi 12 mesi è stata l’impossibilità di prendere un francese a quattr’occhi e insultarlo. Solo qualche camionista beccato in autostrada a cui abbiamo mostrato la bandiera. Ma qualcuno, da sbeffeggiare per benino, ci vuole!
Nove Luglio duemilasei
Sono quasi le quattro di notte e finalmente inizio a capire cosa diavolo è successo stanotte. Ero talmente in catalessi durante la partita (e i rigori passati con le spalle alla tv dall’altra parte delle gradinate ne sono testimoni) che poi, quando ho sentito il boato dopo il quinto rigore, il tutto è sceso di botto. Senza capacitarmi bene di cosa avevo vissuto. E neanche i festeggiamenti in piazza… i cortei con la micra e il clascos quasi fumante… la navigliata con le rane… la pausa in piscina mi han reso consapevole di tutto.
Nove Luglio duemilasei. Stampatevi questa data nella vostra memoria.
Siamo campioni del mondo.
Noi tutti, che siamo stati in giro fino a dieci minuti fa, a movimentare una notte di luglio. Con la nostra voglia di vincere.
E loro, i leoni che hanno giocato col tricolore cucito sulla maglia.
Grazie ragazzi per tutto quello che avete fatto. Di cuore.
“Ed ora mi rendo conto di quello che provò l’amico Nicolò Carosio nel 1934 e nel 1938 quando disse dal microfono dell’EIAR quello che questa sera modestamente posso ripetere io. L’Italia è campione del mondo! Campione del mondo! Il titolo più grande che possa essere conquistato nello sport più popolare del mondo. Una vittoria limpida, campione del mondo, campione del mondo…” (Nando Martellini, 1982)
Ah……la francia….
E così ci becchiamo i francesi.
Questi nostri amabili vicini di casa. Quelle persone tanto carine, che quando vai a trovarle nel loro paese ti trattano come un troglodita.
Stramaledetti francesi. Si meritano tutto l’odio che un italiano riesce a produrre. Ma proprio tutto, goccia a goccia.
Se poi uno si ferma e guarda i precedenti (europeo 2000, mondiale 1998), allora inizia a tremare e a veder tutto nero. I galletti…. ma io di galletti conosco solo i biscotti della mulino bianco. Perchè loro sono galletti, ma noi abbiamo in campo 11 belve.
Se perdiamo, abbiamo già pronta la scusa (“La francia è la nostra bestia nera, che ci vuoi fare?”). Ma se vinciamo….
Ora bisogna solo trovare un luogo adatto per accoglierci domenica sera alle 20 (attenzione! alle 20, non alle 21). Prevedo un pre-partita molto pesante.
PS: stasera tutti a verghera a sentire un fantastico concerto….che balls non c’ho voglia di andare a suonare.
PPS: Andate a vedere (e soprattutto a sentire) QUESTO link, e poi QUESTO
ITALIA! (ed è finale….)
Cosa dire, scusate?
Abbiamo assistito a 120 minuti di vita vissuta. Vissuta fino in fondo.
L’abbiamo vista da gabrio (ALT! non in camera….ma in soggiorno. Non possiamo vederla 2 volte nello stesso posto) e ora della fine dei supplementari è successo di tutto. Che fatica mamma mia.
Poi ci siamo fiondati in piazza, a piedi, con le bandiere. Ed era come stare in duomo. C’erano i marciapiedi stracolmi di gente. Passavano le macchine a stento. A un certo punto è sbucato un camion gigantesco (di quelli col cassone dietro per trasportar la terra), ha consumato il clacson e poi in mezzo alla piazza ha alzato il cassone facendolo vibrare…un casino allucinante. Peggio di Napoli.
E siamo in finale. Come diavolo ci arrivo sano a domenica sera?
E soprattutto, domenica seguirò la promessa che mi ero fatto prima dei mondiali (io la finale non la guardo, me la ascolto alla radio in qualche posto dimenticato da dio), oppure continuerò le partite in compagnia? Ho qualche giorno per pensarci, ma sono combattuto.
Cmq queste sono le notti magiche, inseguendo un goal. Ma quelle giuste.
PS: mi dispiace che a un certo punto della serata il cell ha smesso di funzionare. Ricevevo chiamate e non sentivo nulla. Per me c’era la rete intasata…. oppure ho il cell rotto per l’ennesima volta. Uff
PPS: ho fatto un pò di strada a piedi con le converse oggi, e devo dire che ho i piedi che mi fanno un male boia
PPPS: …… FINALEEEEEEEE …
ITALIA! (semifinale!)
Mentre muovo la testa sento dei sassi che rotolano al loro interno.
Ma tutto ciò è nulla al confronto della soddisfazione che provo potendo dire: “Ieri sera, c’ero anch’io!”
E’ stato tutto perfetto, dal prepartita all’angolo, alla partita in un capannone con 40 gradi, il concerto della macchina del suono figo, la danzhall al ticino, la tappa a malpensa (col regalino del rumeno), tappa all’angolo e a letto quasi alle 5.
La partita dell’italia è stata vissuta col cuore da parte di tutta la delegazione castanese, con cori e sbandieramenti vari (il signor Edoardo ha fatto andare la bandiera dalle 18.30 fino alle 4 di notte ININTERROTTAMENTE). 3 pappine rifilate a sheva e compagnia, e a casa ad orecchie basse.
Siamo in semifinale. Porca miseriaccia zozza!!!
Successivamente concerto. Peccato che il posto fosse deserto, ma la musica ha riempito gli spazi vuoti (che poeta…). Tra varie birre scroccate partiamo alla volta di vizzola. Dato che come ho detto prima, la bandiera di ebho non è rimasta mai ferma, abbiamo fatto da Ossona a Vizzola con la bandiera fuori dal finestrino. Mica possiamo fermarci sul più bello.
Arriviamo a vizzola, pare che ci sia meno gente dell’altra volta (e chi diavolo si ricorda l’altra volta?!?), però c’è la musica, c’è il falò, ci sono i bonghi, c’è il ticino (ben poco…povero ticino, secco secco secco). Il tutto vola fino ad ora imprecisata, quando partiamo per malpensa alla ricerca di cibo.
Fuori dall’aereoporto troviamo della gente rumena (mi pare) che lavora nel sahara e che doveva tornare a casa per sposarsi e ritornare a lavorare subito dopo. Che diavolo ne so…erano fuori questi due. Intanto allaccio relazioni internazionali con uno di loro utilizzando il più vecchio metodo commerciale (il baratto).
Cibo, tappa all’angolo e a casa. Albeggiava ormai.
E stamattina shopping. Finalmente faccio partire l’estate con le infradito (che mi mancavano tantissimo), e soprattutto, con queste:
(non si capisce molto bene il colore, ma è arancione)
Tutto bene ieri, una vera e propria storia di vita vissuta. Stasera si replica? Sperem!
PS: su http://svampa2.altervista.org/italia/ ci sono le foto ….
ITALIA! (dritti ai quarti)
Dopo gli exit poll, torno a un post normale.
Che sofferenza mamma mia. Penso di aver toccato l’apice di pena oggi durante la nazionale. Non ho mai sofferto così.
Una pompa al posto del cuore (uno di ‘sti giorni ci rimango secco) e zero parole.
Fisso sulla tv, senza manco la bandiera sulle spalle (va bene tutto, ma fa troppo caldo. Ho resistito in piazza duomo sotto al sole ma oggi era troppo). Mi stavo per preparare a 30 minuti di supplementari da incubo, quando il neo acquisto interista ha avuto la saggia idea di scoprirsi maradona e ha procurato un rigore a 10 secondi dalla fine.
E Totti fa gol!
Pure gente che non fa altro che odiarlo (“al ma indispuni!“) ha esultato come un porco. Allucinante.
Che botta.
Peccato che appena tornato a casa ti vien voglia subito di prender a roncolate sulle tibie il primo abitante della casa (odio la gente che parla a vanvera – soprattutto se sono i propri genitori), ma forse sono io che ultimamente non riesco a interlacciarmi col mondo attorno a me.
Uff…
Tararatara tararaaaaa
Amici di Roland – Lupin (strumentale)
Visto? Niente Vasco oggi (per ora)
Siamo solo noi!
Siamo solo noi
che andiamo a letto la mattina presto
e ci svegliamo con il mal di testa
Siamo solo noi
che non abbiamo vita regolare
che non ci sappiamo limitare
Vasco Rossi – Siamo solo noi
Sono in pieno periodo Vasco ormai, la cura Vasco continua.
E oggi pomeriggio in piazza duomo abbiamo sofferto 2 ore sotto al sole per gustarci la vittoria italiana contro la repubblica ceca. Gran pomeriggio.
E gran caldo!
Macroboletton
Vi ricordate il 17 marzo, san patrizio?
In spagna si celebrava il macrobotellon. E noi ci lanciavamo in un aperitivo disastroso culminato al Penny Black… Domani sera davanti al poli si celebrerà il macrobotellon italiano. Sarebbe l’ideale spararsi macroboletton ed acquatica….ma mi rifiuto categoricamente di fare una cosa del genere
Intanto, ecco una piccola perla delle notti magiche mondiali, ovvero la curva di Castano
PS: oggi doppio ape a Milano per festeggiare 2 compleanni di 2 miei soci universitari. Serata importante!
Mondiali 2006
Quant’è bello vedere i mondiali, mamma mia
Ho perso la voce cmq, è ufficiale. Domani la devo cercare in piscina da qualche parte