Archivio della categoria: Riflessioni tecnologiche

Finalmente è tutto mio

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Dopo praticamente un mese di possesso del mio nuovo fantastico eccezionale telefonino, ho rischiato.

Gli ho messo le mani addosso e ho aggiornato il software. Ora il mio bellissimo Samsung Spica ha android 2.1.

E’ una scheggia, è bellissimo, etc etc etc. Ma la cosa più importante è che NON HA PIU’ LE ODIOSE SCRITTE IN FRANCESE ALL’ACCENSIONE E ALLO SPEGNIMENTO.

Il gioco valeva la candela. Se qualcosa andava storto mi ritrovavo con un meraviglioso fermacarte firmato Samsung da 170 euro.

Ma almeno ora non ho più le odiose scritte :)

Mi chiedo come ho fatto a resistere un mese leggendo certe cose…..

Androide in arrivo

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Il 21 maggio proclamavo su queste pagine l’acquisto del mio nuovo cellulare, quel nokia N78 che mi ha dato tante soddisfazioni tecnologiche. Come ogni nokia che si rispetti, è stato un affarone, nulla da dire. Bel telefono, funzionale, con tutte quelle funzionalità tecnologiche che mi fanno tanto felice. Passare da un telefono normale a uno smartphone con Symbian (e quindi con la possibilità di aver a portata di mano gmail, gmaps, skype, gps, twitter, anche solo via wifi) è stata una bella differenza. Insomma, un ottimo terminale, sempre in tasca. Ma a causa di varie congiunzioni astrali ho deciso di pensionarlo dopo pochi mesi.

Samsung-Galaxy-SpicaHo deciso di fare il grande balzo e  spulciare su ebay alla ricerca di un PDA Android. Infatti è in arrivo, direttamente dalla Francia (…………) un Samsung Spica, android powered ovviamente. Per chi si sta chiedendo cosa diavolo voglia dire Android, from wikipedia:

Android è una piattaforma open source per dispositivi mobili[1][2], basata sul sistema operativo Linux e sviluppata dall’Open Handset Alliance.

Te vah…opensource. Che caso :)

Insomma, avrò tra le mani un “qualcosa” (cellulare, palmare? boh!) con cui smanettare un pò. Ho bisogno fisiologico di smanettare ogni tot mesi :) Tempo qualche giorno e l’avrò tra le mani…se arriva. Se non arriva ho il pretesto per invadere la Francia, finalmente!

BE FREE! Always!

Filtri…sempre filtri

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L’escalation dei gruppi facebook dopo l’attentato al Premier ha scatenato le ire di mezzo mondo contro la rete e la sua libertà. Siamo arrivati al delirio collettivo, proponendo l’introduzione di filtri per censurare i contenuti. Filtri che vengono usati da paesi come la Cina e l’Arabia, paesi noti per il loro alto “tasso di democrazia” e per la libertà lasciata ai propri cittadini. Al posto di progredire, anno dopo anno stiamo tornando al medioevo.

Leggete le riflessioni di Attivissimo sul suo blog. Che tristezza. Speriamo che siano le solite parole al vento, pronunciate sull’onda emotiva di una statuina del duomo lanciata addosso a una persona. E che non siano progetti reali.

Io voglio legger tutto sull’internet, non voglio che altri decidano cosa io posso leggere!

Chrome Browser e Chrome OS

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Sono sempre stato un fan dell’open source, e fin qui…..

…sono anche sempre stato un supporter di Firefox, contro il predominio aberrante di explorer e del suo non-modo di interpretare internet.

E’ però un paio di settimane che tradisco Firefox. Ho abbandonato un ottimo browser open per ripiegare su un browser “non-del-tutto-open-ma-alla-fine-sottosotto-è-open” decisamente veloce e performante.

google-chrome-logo

Ebbene sì…sono passato al lato oscuro made in Google. Ormai navigo solo con Chrome (link). Lo puntavo da parecchi mesi, da quando era stato annunciato. L’ho sempre provato, rimanendo colpito dalla velocità di navigazione e dalla sua leggerezza, ma mancava ancora di estensioni e sciccherie varie (come ad esempio un “coso” che mi controlli l’account gmail). Ora invece è maturo. Purtroppo Firefox era diventato un pò troppo esoso e lento, per le mie esigenze, e ho voluto dare una possibilità a Chrome. E mi sento di consigliarlo a chi vuole provare qualcosa di nuovo. Secondo me non rimarrete delusi.

Sempre parlando di Chrome, discorso a parte meriterebbe l’annuncio mediatico di qualche giorno fa, che annunciava la rivoluzione dell’informatica con l’entrata in campo di Chrome OS, ovvero il sistema operativo (e non il browser) made in Google. Tutti i media hanno esultato davanti al rivoluzionario prodotto anti-microsoft, creato dal gigante buono Google per contrastare il monopolio di Bill Cancelli, con soluzioni innovative, rivoluzionare, futuristiche, blablablablabla.

E’ tutta fuffa. Non è altro che Linux (sì…linux) modificato con il browser Chrome che ti fa navigare sul calendario Google, sulla mail Google, sui documenti Google. Tutto qua. Un Browser per navigare e fare tutto su Internet, senza mezzo programma installato. Insomma: Fuffa e basta…

Ma vabè: ai giornali basta vedere il nome Google per vedere Oro.

Sarbyn Wave

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E’ ormai un paio di settimane che ho accesso a Google Wave, il servizio “innovativo” di Google che promette di esser la rivoluzione della comunicazione del nuovo millennio.

From Wikipedia.org

Google Wave è “uno strumento personale di comunicazione e collaborazione” annunciato da Google alla conferenza Google I/O il 27 maggio 2009. Si tratta di una applicazione web, di una piattaforma e di un protocollo di comunicazione deputato a riunire email,messaggistica istantanea, wiki e social network. È fortemente orientato alla collaborazione e al real-time, supportato da estensioni che possono fornire, ad esempio, un solido controllo ortografico e grammaticale, la traduzione automatica tra 40 diverse lingue, e diverse altre estensioni. Inizialmente rilasciato ai soli sviluppatori, una versione “anteprima” di Google Wave è stata aperta a circa 600.000 utenti dal 30 settembre 2009, con una base di 100.000 utenti ognuno dei quali invitato a invitarne altri otto.

Io ci ho smanettato su un pò ma non ho mica capito cosa ci sia di così innovativo e rivoluzionario, anche perchè mi sembra abbastanza macchinoso e lento….però c’è anche da dire che ho ben pochi contatti, essendo un servizio ancora relativamente nuovo e con una base utenti ancora ristretta.

Ma, come dice l’articolo qui sopra, mi sono capitati tra le mani degli inviti. Me ne sono avanzati due, qualcuno è per caso interessato?!? Magari, iniziando ad aggiungere amici e compagnia bella, si riesce a capire l’utilità del tutto :)

Intanto, segnalo questo link:

https://addons.mozilla.org/it/firefox/addon/14973

Immancabile estensione, per firefox, per controllare la propria “mailbox” Wave! Prima o poi salteranno fuori anche programmini per windows (che si mettono vicino all’orologio e notificano per nuove onde) e compagnia bella.

News pirate…quando finiranno?

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Ormai le news pirate si susseguono giorno dopo giorno, settimana dopo settimana. Salta sempre fuori qualcosa di nuovo, qualche novità ecclatante che rimane sepolta nel porcaio popolato da puttane-golpe-giudici-papponi che popola il panorama dell’informazione. Sono piccole news, che mi sembra comunque il caso di segnalare. Tanto ormai chiunque ne ha piene le palle di legger sempre le solite cose sui soliti giornali, no?

Comunque l’ultimo aggiornamento è il seguente, from punto-informatico.it

ThePirateBay, Sunde denuncia BREIN

La lobby olandese avrebbe presentato prove false nel corso del processo per incastrare Fredrik Neij. Gli avvocati di Brokep non ci sono cascati

Roma – Avrebbero falsificato documenti da presentare in tribunale per dimostrare il legame tra la triade Svartholm/Neij/Sunde e una presunta società offshore da cui dipenderebbe The Pirate Bay: se confermato, i responsabili di BREIN, lobby pro-major olandese che ormai da tempo cerca di dimostrare la colpevolezza dei tre, rischierebbero grosso.

Bisogna aggiungere altro?

News Pirate

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Ormai le vicende dei Pirati mi appassionano, fin troppo.

Dopo le mille peripezie raccontante anche su questo blog, finalmente una news molto interessate:

The Pirate Bay si trasferisce in un bunker nucleare. Dopo aver girato l’Europa, dalla Svezia all’Ucraina, la sede di Pirate Bay si è spostata in un bunker cibernetico (CyberBunker) che assicura protezione addirittura da attacchi nucleari e bombardamenti a impulsi elettromagnetici.

Mi sembra di aver già detto che, tira e molla, la Rete vince sempre, vero?

PS: sto latitando in questi giorni, lo so….ma sono un pò incasinato e nervoso. Giusto un filo

R.I.P. Pirata…

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Pare che alla fine abbiano vinto Loro.

Nell’eterna lotta tra PirateBay e i colossi della musica, il manipolo di pirati sta piano piano abbandonando la nave. Anche se, da buoni corsari, stanno tenendo in piedi la baracca fino a che è possibile.

Dopo il processo si pensava che un’azienda (non ricordo il nome) potesse acquistare tutto quanto e farne un portale di scambio file a pagamento. Ma tutto è saltato, perchè a quanto pare nessuno voleva metter mano in questa faccenda.

Poi i giudici hanno imposto il distacco dei server, e han traslocato altrove di tutta fretta. Peccato che ora il fornitore di connettività rischia una multa che va da qui ad Oslo, se non si muovono a staccargli di nuovo la spina. Quindi a breve sparirà dal panorama informatico.

Tra l’altro è notizia di ieri che un altro giudice impegnato nel processo che ha condannato la Baia è nel libro-paga della Sony, guardacaso. Appena era stata emessa la condanna, era stato fatto notare che un giudice era considerato “amico  delle major”…poi ci sono state smentite e conferme più o meno ufficiali. Ora però salta fuori di nuovo questo discorso. Ormai non si capisce più nulla.

L’unica cosa certa è che questo processo, che sia una farsa o meno, ha fatto chiudere un sito che era la storia di Internet, del FileSharing e della libertà di condivisione.

Ma tanto ci sono altri 800miliardi di modi per condividere file, idee, contenuti, legali e non legali.

Riposa in pace, Baia dei Pirati, ma lunga vita al file sharing!

PS: mi scuso se sembrano frasi piantate lì senza un senso logico, prendendo a pugni la grammatica e la sintassi italiana. Ma sono cotto in questi giorni…

Addio lucchetti digitali

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Finalmente anche le case discografiche si sono arrese ai lucchetti informatici. E’ notizia di ieri che la RIAA (Recording Industry Association of America), ovvero l’associazione delle major americane, si è resa conto che limitare l’utilizzo di file musicali che un acquirente aveva COMPRATO non ne vale la pena. Anzi, limita l’utilizzo della musica stessa, osservando che tutti i limiti digitali che avevano messo non hanno fatto altro che limitare il mercato.

E quindi han preso tutto quel malloppo chiamato DRM (link wikipedia) e l’ha buttato nel water, tirando l’acqua e chiedendo tante scuse.

Alleluja….ce ne han messo di tempo. Finalmente se ho voglia di spender un euro per acquistare un mp3 legalmente, lo posso ascoltare sull’ipod, sul pc, in autoradio, sul cellulare, senza diventar matto. O senza cercarlo sul negozio online chiamato Emule.

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–> Il sondaggio chiude mercoledì sera <–

~> Sabato pubblicazione del podio e dei risultati <~

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