Archivio della categoria: Riflessioni tecnologiche

Hasta la vista? Mica tanto….

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Leggendo qua e là, riguardo alcune riflessioni tecnologiche:

In Olanda l’associazione dei consumatori chiede XP gratis per chi ha Vista e non lo può vedere
L’influente Consumentenbond, associazione di consumatori olandese, ha deciso di dire a chiare lettere quello che alcuni utenti mormorano da tempo: Windows Vista, il nuovo sistema operativo di Microsoft, ha dei problemi. Il Consumentenbond ha ricevuto oltre 5000 lamentele in proposito, e questo l’ha spinto a chiedere a Microsoft di dare Windows XP gratis agli utenti che hanno problemi di Vista. […]

E Microsoft ha deciso di prorogare i termini di disponibilità delle licenze di XP (le cui vendite presso le grandi marche avrebbero dovuto cessare il 31 gennaio 2008, ma continueranno almeno fino al 30 giugno; la Starter Edition per i mercati emergenti resterà in vendita preinstallata fino a giugno 2010) e prevede un Service Pack (aggiornamento) di XP nel 2008. Sarà un caso?

Beh…a 10 mesi circa dal lancio di Win Vista sembra proprio che sia stato un successone per mamma Microsoft…….Gran bel baracco!

Spot the difference “in rainbow”

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Son passati cinque giorni dalla messa in “vendita” dell’album dei Radiohead, In Rainbow.

Mi stavo chiedendo: chissà quanti ne hanno scaricati……

Fonti non ufficiali ma “veritiere” danno questi dati (da punto-informatico) :

Roma – I download dell’ultimo album dei Radiohead, In Rainbows, hanno superato la cifra di 1.3 milioni. A sostenerlo è Silicon Alley Insider, citando non meglio precisate fonti interne alla band.

Porca miseria….facendo una media di 2 sterline a download…convertendo in euro….facendo e disfando…fanno quattro milioni di euro. A costo zero. In cinque giorni. Un milione e trecentomila album. ‘Sti gran cazzi!!!!

E anche su last.fm si sono accorti della differenza :) Ecco un articolo ironico che hanno pubblicato sul loro blog. In soldoni, notare la differenza tra la classifica settimanale delle dieci canzoni più ascoltate:
Classifica last.fm
E la classifica delle canzoni scaricate dai negozi online.
classifica download
Tra l’altro…che diavolo di canzoni sono?!?!?!?!?! Ma che schifo!

Eh si…care case discografiche….spot the difference :D

PS: i sondaggi fanno schifo….cacchio posso vedere l’elenco dei votanti con il voto dato…. (fede infame che dice che il blog è uguale a prima..è moooooolto più bello….non vedi…l’aria diversa…..il clima……il mood……vabè devo cercare una skin + figa :) … però “dietro le quinte” ci sono un sacco di cose in più, e altre arriveranno)

Jabber VS Msn?

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Al solito, non pretendo che queste righe siano nulla di super-tecnico, ma volevo sparar giù quattro cose su Jabber – Gtalk e Msn.

In principio fu Icq. E’ stato il primo sistema di Spara Messaggini che ho utilizzato quando ancora avevo il modem 33.6, e internet era qualcosa di quasi arcaico. Icq aveva una propria rete, un proprio protocollo e un programma proprietario (anche se gratuito). A un certo punto si sono affacciate sul mercato altre realtà (AOL messenger, Yahoo messenger, etc etc) anche se, ovviamente, per ragioni di monopolio, MSN messenger è diventato il punto di riferimento. Il client è gratuito (anche se pesante e lento), il protocollo è chiuso e non si sa bene cosa faccia, anche se grazie ad alcuni “matti” si è riusciti a costruire client alternativi (come il già citato amsn). Però sta di fatto che spesso e volentieri MSN fa un pò quello che vuole, per non parlare del client ufficiale che si aggiorna quando vuole lui, installando cosa vuole lui. Per non parlare dei vari virus-worm-schifezze che girano quotidianamente tramite la rete MSN.

Però nel lontano 2000 un certo Jeremie Miller ha iniziato a lavorare su un protocollo di spara-messaggi aperto e libero, quindi utilizzabile da chiunque volesse scrivere un programma che si appoggi a questa rete. Il tutto si chiama Jabber.

Grazie alla sua natura libera, esistono tonnellate di client, di server, e di gateway (bbbrr….che vuol dire? Mò lo spiego), ovvero di “ponti di collegamento” tra la rete jabber e la rete msn-icq-YahooMessenger, etc etc.

Ovviamente, Google quando è voluta entrare nel mondo dello spara-messaggi, non è stata lì a inventarsi un nuovo protocollo, un nuovo client, e sa dio cos’altro di incasinato (e funzionante magari col sedere), ma si è appoggiata a Jabber per il suo gTalk. Basta un account gmail, e un qualsiasi client Jabber per poter comunicare con il mondo. E se non vi va di usare un client, si può sempre usare la pagina web di gmail o mille altri modi. Essendo un protocollo libero, non ci sono paletti….

Si vede poco, ma ecco il widget Google Talk sull’home page personalizzata di Google

Ecco invece gTalk per windows

Tutto questo per dire cosa? Che molto probabilmente msn inizierà a sparire dal mio computer. Già adesso non esiste “ufficialmente”, in quanto rimpiazzato da amsn. Ma se posso usare qualcosa di più efficace, veloce, comodo e libero, perchè non sfruttare l’occasione? Ecco perchè ho voluto testare l’account di gTalk (sarbyn@gmail.com), e credo che continuerò ad usarlo. Per gli utenti win esiste il client di google (http://www.google.com/talk/intl/it/) anche se ovviamente consiglio un client opensource per windows, tipo Pidgin. Per gli altri basta usare un client jabber qualsiasi e configurarlo adeguatamente. Basta googlogare un attimo e si trovano le semplicissime istruzioni.
Ve lo consiglio, davvero.

Ecco qualche link per i curiosi:

http://www.jabber.org/user/quickstart.shtm 4 semplici passi da seguire guida rapida
http://www.jabber.org/user/userguide/ Jabber User guide
http://www.jabber.org/software/clients.shtml Lista dei client per chattare con Jabber

Uau…questa sì che è bella

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Avevo già buttato giù quattro righe per inzozzare il blog anche oggi, ma poi poco prima di spegnere il pc per buttarmi sotto la doccia, ho notato questa notizia su punto-informatico:

Roma – Uscirà ufficialmente il 10 ottobre il nuovo album dei Radiohead, intitolato In Rainbows, ma su Internet è già disponibile per la prevendita.

E fin qui…..ma poi si legge che….

Sono due i formati scelti da Yorke, Greenwood e compagni per la loro settima fatica. Il primo, destinato ai fan più affezionati, è un discbox contenente 18 nuove tracce sia su CD che su due vinili da 12″ vecchio stile, oltre a foto, video e artwork vari. Il secondo è il download: non si conoscono ancora tutti i dettagli, visto anche il sonoro e deciso NO rifilato ad Apple e al suo iTunes Store, ma è soprattutto il prezzo a lasciare a bocca aperta.

[…]

Nel carrello dell’e-shop realizzato per l’occasione, la voce relativa appare vuota, seguita da un punto interrogativo che rimanda ad un’altra pagina: “it’s up to you” si legge, spetta a chi acquista decidere il prezzo. E per chi restasse perplesso, un nuovo punto interrogativo rimanda ad una terza pagina che ribadisce il concetto: “no really, it’s up to you” (“no, guarda, tocca proprio a te”). In Rainbows è insomma in vendita a offerta libera: può bastare anche solo qualche centesimo per portarsi a casa i dieci nuovi brani originali. Non solo: se non si paga nulla e se l’album piace si può sempre tornare sul sito e lasciarci qualche soldo.

[…]

Le major hanno di che preoccuparsi? Probabilmente sì, visto anche quello che si legge sulle pagine di Time: “Se il miglior gruppo in circolazione non ci vuole tra i piedi – dice un anonimo dirigente di una grande etichetta europea – allora non sono sicuro che ci sia rimasto molto di questo business”.

Che dire?!?!?

Alla faccia delle major, di iTunes music shop, del DRM, della SIAE e della sua controparte inglese, e di tutti gli schifosi che ci mangiano (notare…mangiano….e non vivono) sopra alla musica. Io, intanto, ho prenotato un download a 5 euro (4 sterline circa). Vediamo come va a finire. Perchè un’iniziativa del genere non può passare inosservata.

Grazie mille, cari radiohead

Free Software Day

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Orca miseria…mi accorgo alle 19.27 che oggi era il giorno del Free Software…

Vorrei fare qualcosa di utile e quindi perchè non segnalare alla rinfusa senza ordine un pò di software libero utilizzabile da chiunque (su windows), senza spiegazioni, recensioni o null’altro di utile?

  • Produttività da ufficio: OpenOffice vs Ms Office
  • Navigazione Web: Firefox vs MS Explorer
  • Lettura email: Thunderbird vs MS Outlook
  • Calendario e agenda: sunbird vs MS Outlook
  • Messaggistica msn: amsn vs MSN Live messenger
  • Messaggistica generale (msn, icq, e vari altri protocolli): pidgin
  • Lettore audio: songbird vs WinAmp – MS Mediaplayer
  • Lettore video: VLC vs MS Mediaplayer
  • Sistema operativo: ovvio, Linux

E ce ne sono molti altri….Tentar non nuoce no? Vi posso assicurare che alcuni dei programmi elencati qui sopra sono DIECI passi avanti rispetto ai “rivali” (vedi qualsiasi sostituto di quella merdaccia chiamata Windows Mediaplayer)

Ehm….per chi non si ricorda che vuol dire software libero —> link

No…non è la foto di Zidane dopo la testata a Materazzi…ma è il logo della Free Software Foundation

Feed RSS, questi sconosciuti

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Prima di tutto, queste squinternate righe non hanno la pretesa di esser un articolo tecnico o chissà cosa. Volevo giusto presentare i feed rss ai miei ignoranti (nel senso che ignorano l’esistenza) lettori.

Dato che sono molto originale e ho tanta voglia di scrivere, andrò di copia e incolla il più possibile, da wikipedia ovviamente.

RSS (acronimo di RDF Site Summary ed anche di Really Simple Syndication) è uno dei più popolari formati per la distribuzione di contenuti Web; è basato su XML, da cui ha ereditato la semplicità, l’estensibilità e la flessibilità.

RSS definisce una struttura adatta a contenere un insieme di notizie, ciascuna delle quali sarà composta da vari campi (nome autore, titolo, testo, riassunto, …). Quando si pubblicano delle notizie in formato RSS, la struttura viene aggiornata con i nuovi dati; visto che il formato è predefinito, un qualunque lettore RSS potrà presentare in una maniera omogenea notizie provenienti dalle fonti più diverse.

Tralasciando gli aspetti tecnici, a cosa servono? Sono utilizzati in tutti i siti e servizi che hanno “bisogno di segnalare delle novità”. Ad esempio, ci sono dei feed per i nuovi articoli di un blog, per i nuovi commenti, per le nuove foto messe da un utente su flickr, per i nuovi articoli su Corriere.it, per nuovi topic di un forum, etc etc etc.

Di solito c’è questa iconcina (o simile) —>

Ma come si usano? Vai wikipedia, tocca a te:

Un feed reader è un programma in grado di effettuare il download di un feed RSS (è sufficiente che l’utente indichi al programma l’URL del feed), effettuarne il parsing e visualizzarne i contenuti in base alle preferenze dell’utente.

Spesso i feed reader sono dotati di funzionalità avanzate; ad esempio sono in grado di rilevare automaticamente se il produttore del feed ha effettuato aggiornamenti al feed stesso, effettuandone il download a intervalli di tempo regolari. In questo modo l’utente può essere informato quasi in tempo reale quando un sito è stato aggiornato, un po’ come avviene per le pagine web del browser Opera, aggiornabili – con un apposito comando – secondo una preordinata scansione temporale. Il browser Opera integra, dalla versione 8.0, un ottimo feed reader.

Ci sono molti feed reader in circolazione: alcuni sono applicazioni stand-alone, altri funzionano come plug-inposta elettronica o browser Web). Altri sono applicazioni in grado di convertire un feed RSS in una serie di all’interno di altri programmi (ad esempio plug-in per programmi di post in formato leggibile dai più popolari newsreader (come, ad esempio, Mozilla Thunderbird, Forté Agent, et cetera): un esempio di questi software è nntp//rss, oppure RSS Feed Converter uno script per il popolare mail-newsserver Hamster. Un esempio di feed reader stand alone è, invece, FeedReader, programma free (distribuito con licenza GNU GPL) per piattaforme Microsoft Windows. Nella parte sinistra dell’interfaccia è mostrato l’elenco dei feed impostati dall’utente; nella parte in alto a destra l’elenco dei singoli contenuti del feed selezionato; nella parte principale l’intero contenuto testuale di un articolo. Alcuni feed reader, come ad esempio RssFeedEater, un programma shareware per Windows, permettono anche di inviare via mail o di scrivere su un blog le informazioni ricevute dai feed. Altri esempi di feed reader stand-alone e gratuiti ma per piattaforme Linux/GNUstep sono: Ticker o Liferea (LInux FEed REAder). Ci sono poi lettori di feed con molte funzionalità aggiunte: GreatNews permette di aggregare anche i commenti all’interno del post (sui blog che rendono disponibili i commenti via RSS).

Ci aggiungo che esistono anche dei Feed Aggregator basati su web, come Google Reader per esempio.

Sono di una comodità estrema. Basta aver aperto il proprio aggregatore di notizie (che scarica dai siti i feed ogni tot minuti) e si è sempre aggiornati in tempo quasi reale, senza dover andare tutte le volte sul sito in questione. Fa tutto lui….

Ecco un esempio, in soldoni. Il mio Akregator.

Free Image Hosting at www.ImageShack.us

Pensavo fosse una delle cose più inutili del mondo, ma da quando ho iniziato ad usarlo, è diventato il primo programma che apro appena accendo il pc (no dai…il primo è amarok che parte a sparar musica a raffica)

Provare per credere.

PS: ribadisco l’invito fatto qualche giorno fa. Dai l’unica che l’ha fatto per ora è Sturdast-FindingCurls-Sarcavolo …..l’anti-tecnologia fatta donna. Se ce l’ha fatta lei…

Diamo un tocco di colore

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Vi chiedo 5 minuti del vostro tempo per donare un pò di colore al blog.

Vista la zona “commenti recenti” a dx? C’è la possibilità di visualizzare anche un avatar (fotina, immaginetta ridicola, solite cose).

Ecco…andate qui:

—> link <—

Mettete un nick (quello che poi verrà visualizzato come mittente dei commenti), una password e in fondo selezionate

Just a username, please.

Una volta avuto il nick, potete mettervi la fotina che verrà visualizzata, e avrete il login automatico per i commenti e sarcazzo cos’altro.

Intanto aiutate a rendere meno grigio questo mondo e questo blog :)

Skype morto? Colpa di windows?

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Vabè, visto che il post su pizzul non si sente, oggi doppio post.

From http://attivissimo.blogspot.com/2007/08/il-grande-blackout-di-skype-colpa-di.html

Panico generale: da giovedì scorso, e per ben due giorni, i milioni di utenti di Skype, il popolarissimo programma di telefonia via Internet, si sono trovati tutti zittiti. Impossibile connettersi; i pochi che ci riuscivano non trovavano i propri amici e contatti. Ora le cose si sono sistemate, ma chi si era affidato a Skype per risparmiare sulla bolletta telefonica e per stabilire nuove amicizie s’è trovato tagliato fuori e ha avuto una buona occasione per riflettere su quanto era diventato importante l’uso di questo servizio.

Sono circolate le teorie più disparate: dal possibile attacco informatico al sabotaggio da parte delle compagnie telefoniche tradizionale, insidiate dal successo della telefonia via Internet. Il blog ufficiale di Skype, tuttavia, punta il dito contro un “colpevole” ben diverso: Microsoft.

Zio Bill è un colpevole involontario, s’intende: in realtà è stato soltanto il fattore scatenante di una serie di disguidi dovuti a falle del software di Skype.

In sintesi, il 16 agosto Microsoft ha rilasciato il blocco mensile di aggiornamenti del proprio software. Questo ha causato il riavvio pressoché simultaneo di milioni di computer in giro per il mondo, molti dei quali hanno installato Skype, configurandolo per riconnettersi automaticamente al circuito Skype dopo un riavvio.

L’elevatissimo numero di tentativi di riconnessione simultanei, combinato con una carenza di risorse di rete P2P, ha sovraccaricato Skype. Sovraccarichi di questo genere vengono normalmente gestiti dal software di Skype, che però conteneva un difetto che non era mai stato rilevato prima e che è emerso soltanto in queste condizioni molto particolari.

Che bello. Io aggiorno la mia bella Kubuntu Linux una barra due volte al giorno e non riavvio mai. Mi basta cliccare e aspettare che faccia tutto lei. Son 8 mesi che non tocco winXP e mi manca sempre di meno….Sì sì…il prossimo notebook sarà un bel Dell con preinstallato linux e niente windows, 200 e passa euro in meno sul prezzo di listino (la cara tassa Microsoft che viene fatta pagara ad ogni pc comprato) e via.

BE FREE!

Esodo da Second Life?

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Vi ricordate Second life?

Da quel giorno non ci ho più messo piede, vuoi per il poco tempo, vuoi per il poco stimolo che una “vita” del genere mi da. Ho comprato pure l’opuscolo di Repubblica mentre ero ingessato, per leggere un pò meglio come funziona la vita virtuale, come iniziare a creare cose, come è possibile far su soldi.

6 o 7 milioni di persone nel mondo sono iscritte a questa seconda vita, aziende mondiali investono palanche su palanche. Ma a quanto pare la pacchia è finita. Un sacco di aziende han deciso di investire i soldi in qualcosa di più tangibile…di tutte le 6, 7 milioni di persone iscritte ormai si vede in giro ben poca gente. Pare che solo in Italia c’è qualcuno che ci creda ancora. A parte il solito boom iniziale, a quanto pare il tutto inizia ad arrancare.

Personalmente mi son stufato di dover aggiornare il client di Second Life ogni volta che accendo il pc, tanto non lo uso più….e quindi (x i più puristi come Vortex):

sudo apt-get remove secondlife

Ovvero…rimuoviamo il tutto dal mio pc e buonanotte al secchio. Non è una cosa che fa per me (andare in giro a socializzare come un picio senza poter far altro….dovrei bermi 4 litri di cuba e a quel punto non riuscirei a star dietro a un pc…e per cosa poi???), e a quanto pare non è una cosa che fa per molte altre persone.

Vedremo, magari se ne sentirà ancora parlare tra un pò.

PS: parlando di tecnologia, do il benvenuto a Fede tra gli Linux User. Vediamo quanto resiste con il pc così :D

Passa al libero!

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Da E-polis di oggi

Pirellone – Presentata dal consigliere dei Verdi Saponaro una proposta di legge

In Regione software libero per dare più competitività

Finalmente qualcuno si è svegliato.

Perchè, come cita l’articolo, spendere migliaia di euro all’anno per licenze di software proprietario da utilizzare nella pubblica amministrazione?

Se un ufficio regionale (o comunale, o statale) ha delle classiche esigenze di ufficio, perchè mai dovrebbe spendere così tanti soldi pubblici quando potrebbe usare software open source equivalente, gratis e a volte migliore?

  • Sistema operativo (windows xp piuttosto che vista piuttosto che win2000) = 300 barra 400 euro a licenza per computer
  • Programmi di videoscrittura e simili (microsoft office piuttosto che lotus piuttosto che staroffice) = 150 barra 200 euro
  • Programmi di posta elettronica e agenda (microsoft Outlook piuttosto che altri che non conosco) = incluso nella licenza di office
  • Programmi per la navigazione web (Explorer, purtroppo, onnipresente) = gratis ma con un sacco di problemi di sicurezza

Con solo queste due tipi di licenze, moltiplichiamo per 10 pc, e abbiamo almeno 5000 euro di spese. E sto parlando solo di due licenze, evitando le altre (vi ricordo che pure winzip si paga….)

Passiamo a guardare alternativo…

  • Sistema operativo : linux. Costo: zero.
  • Videoscrittura: OpenOffice (sia per windows che per linux). Costo? Zero
  • Posta elettronica e agenda: Thunderbird (sia per win che linux) o Evolution (per linux). Costo? Zero.
  • Navigazione web: Firefox (windows e linux). Costo? Zero.

Moltiplichiamo per i 10 pc, e abbiamo all’incirca zero euro di spese (o meglio, -5000 euro di spese). In questi 5000 euro di risparmio sono inclusi continui aggiornamenti (gratuiti), senza dover aspettare i mitici service pack. Se c’è un problema di sicurezza in una applicazione, basta aspettare qualche giorno e viene risolto. Senza aspettare i comodi dell’azienda di turno. E sono inclusi molti altri benefici tangibili

Finchè un’azienda o un imprenditore decide di spendere questi soldi, alla fine, sono affari suoi. Ma quando ti accorgi che questi soldi sono tuoi, inizi a pensare che forse, risparmiare, è un pelino più comodo.

Benvenga quindi questa iniziativa, sperando che venga approvata (come già successo in alcune amministrazioni italiane – Bolzano mi pare – e in molti stati europei).

Be free. Always.